La lirica breve nella Cina dei Song settentrionali: Yan Shu, Ouyang Xiu e Yan Jidao

A cura di: Massimiliano Canale
Traduzioni con testo cinese a fronte
La lirica (ci 詞) è uno dei principali generi poetici della tradizione cinese, apparso per la prima volta in epoca Tang (618-907) e rimasto leggi tutto…

ISBN:

979-12-81521-21-6

ISSN:

3035-2967

Pubblicazione:

2025

Pagine

290

Collana:

ALMA TRANSLATIO

Prezzo libro: 24,90 €

Descrizione

La lirica (ci 詞) è uno dei principali generi poetici della tradizione cinese, apparso per la prima volta in epoca Tang (618-907) e rimasto, fino ai giorni nostri, largamente apprezzato nell’immaginario collettivo per via della sua stretta relazione con l’effusione del sentimento, in particolare quello amoroso. In questo volume esploreremo la produzione di tre autori rappresentativi della forma breve della lirica dei Song settentrionali (960-1127), presentando, per la prima volta in traduzione italiana, una selezione di 62 componimenti tratti dai loro canzonieri, con testo originale a fronte.

Profilo Biografico

YAN SHU (991-1055) fu uno dei maggiori statisti e letterati della Cina dell’XI secolo. Ciò non gli impedì di comporre liriche da affidare al canto delle cortigiane, lasciandoci un canzoniere ricco di riflessioni sulla natura fugace dell’esistenza e sulla necessità di godere ap-pieno del presente.

OUYANG XIU (1007-1072), gigante assoluto della cultura confuciana, è passato alla storia, al tempo stesso, come appassionato libertino. Di questa duplice natura del personaggio è testimone la sua raccolta di liriche, che spazia da motivi ortodossi della poetica cinese tradizionale a rappresentazioni erotiche piuttosto scandalose per la morale del tempo.

YAN JIDAO (1038?-1110?) seguì solo parzialmente le orme del padre, disinteressandosi all’agone politico e dedicandosi, invece, con inusuale orgoglio al mondo della lirica e delle cortigiane, del quale fu uno dei più raffinati interpreti del suo tempo.